Sarpa Oro di Poli

28€ 26 sweezy


Riconoscimenti 

Swipo: 96/100 

 

Spedizioni in 48/72h in tutta Italia Spedizioni In 48/72 h. in tutta Italia

Disponibile

Descrizione

Grappa Polivitigno, ossia realizzata a partire da un taglio di vinacce di uve differenti, Sarpa Oro matura lentamente, per lunghi anni, nelle cantine sotterranee di Poli, acquisendo complessità e profondità grazie alla sosta in barrique di rovere. Racchiude in sé tutta la grande evoluzione del distillato nazionale. Da prodotto popolare a simbolo dell’Italia nel mondo. La materia prima di partenza, principalmente Merlot e Cabernet, viene sapientemente lavorata con cura artigianale. In questo caso vengono utilizzati degli alambicchi in rame, alimentati con delle caldaiette a vapore che permettono al Mastro distillatore di dosare alla perfezione il calore, estraendo tutto il buono della materia prima di partenza, senza sacrificare neppure gli aromi più fini. Il suo colore è giallo oro vivace. Al naso è ricca e inebriante. Ricorda un cesto di frutta esotica, con note raffinate di vaniglia, mandorle e nocciole tostate. Non certo una grappa pensata per correggere il caffè, questo distillato prezioso va centellinato in piccoli calici a tulipano. Servita a temperatura ambiente, si sposa benissimo con la classica torta sbrisolona di origine mantovana.

Informazioni

Anni di invecchiamento: 4 anni in barrique.

Gradazione alcolica: 40% vol.

Temperatura di servizio: 18/20°C.

Quando berlo: meditazione:

La Cantina

Poli 

La storia delle distillerie Poli iniziò nel 1898 in un’osteria a Schiavon in Provincia di Vicenza ad opera di GioBatta, bis nonno degli attuali titolari, che con il suo alambicco trainato da un carretto distillava le vinacce raccolte nelle fattorie della pedemontana veneta, culla della grappa. Oggi l’azienda è alla sua quarta generazione e si è evoluta negli anni integrando cura e rispetto della tradizione con ricerca e innovazione che hanno portato l’arte della distillazione ai giorni nostri. Dall’alambicco mobile, si è passati a vari ampliamenti di impianti ben dimensionati del nonno Giovanni, fino all’ultimo istallato poi da Jacopo Poli nel 1983 che conta 12 caldaie in rame riscaldate a vapore fluente, secondo un metodo artigianale e discontinuo, ideale per la lavorazione delle vinacce rosse. Se a questo aggiungiamo i progetti sviluppati con l’Istituto Agrario San Michele all’Adige e l’Università di Trento nel 2003 per produrre un innovativo alambicco a bagnomaria operante sottovuoto, abbiamo una misura del legame e del valore che questa famiglia ha creato sul territorio, alimentando e sviluppando tradizioni antiche fino ad oggi.


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