Rioja Reserva 2020 Marqués de Murrieta
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0,75 lt.
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Descrizione
Una pronunciata e dominante struttura e un’avvolgente e fitta trama tannica sono caratteristiche che identificano all’istante l’animo e la personalità dei rossi della Rioja.
Un fondatore e sostenitore dei rossi di questa meravigliosa regione è Marqués de Murrieta, moderna cantina ispiratasi nell’eleganza e nei metodi di lavorazione allo stile internazionale dei Bordeaux, ma con le varietà autoctone tipiche della Rioja, come il Tempranillo, il Graciano, il Mazuelo e la Garnacha Tinta.
Il loro “Rioja Reserva“ veste un colore rosso rubino carico, arricchito da sfumature granata.
Al naso risaltano i sentori di ciliegia, amarena, lamponi e frutti di bosco, in accoppiamento con raffinati accenni tostati, di vaniglia, liquirizia e boisé.
All’assaggio è un un blend dal sorso caldo, armonico e materico, spinto da una portentosa struttura e da notevoli e concentrate note di marasca, prugna e frutta rossa, lungo una morbida e deliziosa chiusura speziata.
Il “Rioja Reserva“ di Marques de Murrieta nasce da uve provenienti dalla tenuta Ygay, nella sottozona della Rioja Alta, tra i 320 e i 485 metri s.l.m.
La fermentazione avviene in vasche d’acciaio per 8 giorni a temperatura controllata, dopodichè matura per 18 mesi in botti americane da 225 litri.
Informazioni
Gradazione alcolica: 14%
Vitigni: Tempranillo, Graciano, Mazuelo, Garnacha.
Temperatura di servizio: 16/18°C.
Abbinamenti consigliati: Ceci verdi galiziani, tuorlo d’uovo biologico e tartufo bianco; calamari pescati all’amo, succo di calamaro tostato e olio di redondilla.
Formato: 0,75 lt.
La Cantina

Marqués de Murrieta
L’origine della cantina Marqués de Murrieta coincide anche con l’origine della Rioja. Don Luciano Murrieta, applicando le tecniche apprese a Bordeaux, produsse il primo vino Rioja nel 1852, con l’intenzione di resistere alla prova del tempo.
Don Luciano aveva ben chiaro fin dall’inizio che un vino con la qualità della Rioja e un buon invecchiamento avrebbe avuto il potenziale per essere esportato anche fuori dalla Spagna. Per questo motivo non esitò a inviare quella leggendaria annata del 1852 in paesi come Messico e Cuba, diventando anche il primo Rioja ad essere esportato.