Mastro 2023 Rosso Campania IGT Mastroberardino

8€ 7 sweezy


FORMATO

0,75 lt.

DENOMINAZIONE

Rosso Campania IGT.

Riconoscimenti 

Wine Enthusiast: 90/100

 

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Descrizione

Le tenute per la produzione del Mastro Rosso sono situate su un terreno in prevalenza argilloso calcareo, con un’esposizione a sud-est e su altitudini medie di 350 m. s.l.m. Il sistema di allevamento è la spalliera a guyot, la densità di impianto media è di 3.000 ceppi/ha e la resa di circa 80 q/ha e 2,6 kg/ceppo.

Periodo e sistema di raccolta: metà ottobre, raccolta manuale.

Vinificazione e affinamento: vinificazione classica in rosso in serbatoi di acciaio (circa 10 giorni) a temperatura controllata (21°C-23°C). Affina per almeno un mese in bottiglia.

Note di degustazione: alla vista rosso rubino. Al naso i profumi denotano sensazioni fruttate di prugna, more, lampone, ribes nero, fragola e ciliegia con sfumature di cannella. Al gusto di media struttura, beva piacevole, al palato presenta una nota assai ricca di frutti rossi.

Informazioni

Denominazione: Rosso Campania IGT.

Vitigni: Aglianico e Piedirosso.

Gradazione alcolica: 13% Vol.

Temperatura di servizio: 18°C.

Abbinamenti consigliati: antipasti, zuppe, salumi, formaggi freschi e stagionati. Primi piatti, portate con sughi a base di pomodoro fresco, pizza, insalate di riso e di pasta. Secondi piatti, carni bianche e verdure alla griglia.

Formato: 0,75 lt.

La Cantina

Mastroberardino

È una famiglia che ha saputo sviluppare un territorio fino a ricavarne vini rossi e vini bianchi conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

La famiglia Mastroberardino vive il contesto socioculturale vitivinicolo da oltre due secoli, in base alle più attendibili ricostruzioni storiche. Le prime tracce della presenza in Irpinia risalgono al catasto borbonico, a metà del Settecento, epoca in cui la famiglia elesse il villaggio di Atripalda a proprio quartier generale, ove sono tuttora situate le antiche cantine, e di lì ebbe origine a una discendenza che legò indissolubilmente le proprie sorti al culto del vino.

Dieci generazioni, da allora, hanno condotto le attività di famiglia, tra alterne vicende, come sempre accade nelle storie delle imprese familiari di più antica origine.