Campo alla Sughera 2020 Toscana IGT Campo alla Sughera

75€ 70 sweezy


FORMATO

0,75 lt.

DENOMINAZIONE

Toscana IGT.

Riconoscimenti

Swipo: 96/100 

 

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Descrizione

Prodotto dalle migliori uve Petit Verdot dell’azienda e Cabernet Franc, il nostro Super Tuscan rappresenta l’apice dell’espressività territoriale di Campo alla Sughera, pura emozione di terroir che si manifesta nelle forme di un vino elegantissimo, ricco in estratto e polifenoli, la cui finezza sensoriale e piena maturità si raggiungono con un lento affinamento in barriques di rovere francese e maturazione in bottiglia. Prodotto soltanto nelle migliori annate.

Note di degustazione: rosso rubino con riflessi granata, al naso colpisce per la finezza e la grande balsamicità, con sentori di frutta nera matura, pepe e fieno. In bocca, l’ingresso è morbido con tannini vellutati e mai invadenti, avvolti da bella freschezza donata da un frutto vivace e sapido.

Informazioni

Denominazione: Toscana IGT.

Vitigni: Petit Verdot e Cabernet Franc.

Gradazione alcolica: 14,5% Vol.

Temperatura di servizio: 18/19°C.

Abbinamenti consigliati: carni allo spiedo, porchetta, bistecca alla fiorentina accompagnate da sformati di bietole o asparagi cotti al vapore. Ama i primi piatti con sughi di rapa e salsiccia, che ne catturano le note vegetali. Si accompagna a formaggi di media stagionatura.

Formato: 0,75 lt.

La Cantina

Campo alla sughera

Ci troviamo a Castellina Marittima, in provincia di Pisa in Toscana.

La nostra nasce nel 1600 quando i Conti Della Gherardesca danni inizio alla prime forme di viticoltura razionale, nella territorio di Bolgheri e di Castagneto Carducci.

Successivamente sono stati impiantati i primi vigneti sperimentali con l’impianto di varietà francesi come il Gamay, il Cabernet Sauvignon e il Syrah.

Nel 1994 il disciplinare di Bolgheri Rossi Doc ammette la presenza di Cabernet Sauvignon e Merlot.

Accanto a Bolgheri, nel 1998 nasce Campo alla Sughera, 20 ettari tra cui 16,5 coltivati a vigneto.

Il rispetto dell’espressività dei vitigni passa da una programmazione dettagliata degli interventi in vigna, a stretto contatto con le esigenze della vite e il rispetto del suo ecosistema.

L’alta densità degli impianti – ovvero un numero elevato di ceppi per ettaro – contribuisce ad aumentare la competizione radicale delle piante, che raggiunge strati più profondi e ricchi di microelementi. Grazie a questa tecnica d’allevamento la vite si specializza sulla produzione del frutto, riducendo l’apparato fogliare e concentrando le qualità polifenoliche e aromatiche in acini più piccoli e dalla buccia più spessa.

Ascoltare i vigneti è importante, perché hanno da dire qualcosa di inaspettato. È il caso del Petit Verdot, vitigno che a Campo alla Sughera ha dimostrato la sua natura di fuoriclasse. I  clima più caldo e protetto di Bolgheri, le brezze marine e la tessitura dei suoli hanno sprigionato le potenzialità della varietà che si è imposta per qualità, piena maturità dei frutti e finezza tannica. Una piacevole sorpresa che Campo alla Sughera ha coscientemente assecondato nel creare il suo Super Tuscan più iconico, quello che porta in etichetta il nome dell’azienda: un inno al Petit Verdot locale, un atto di fiero coraggio e sensibilità verso un vino sempre più identitario.