Arioso 2023 Toscana IGT Campo alla Sughera

18€ 15 sweezy


FORMATO

0,75 lt.

DENOMINAZIONE

 Toscana IGT.

Riconoscimenti

Swipo: 96/100  

 

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Descrizione

Vermentino in purezza per un vino che esalta le sabbie e le brezze della costa Toscana, un piacere luminoso che accompagna la beva con note sapide e buona struttura. Uve raccolte a mano, con cura, e affinamento in acciaio per preservare la delicatezza del profilo aromatico. Matura in bottiglia per due mesi.

Note di degustazione: colore giallo paglierino brillante con riflessi verdolini, al naso presenta profumi schietti e intensi di agrumi, fiori ed erbe di campo, mela verde e pere estive. Un bianco di buon corpo supportato un’ottima acidità, in bocca è gradevole e morbido, sapido e vivace, persistente con retrogusto minerale.

Informazioni

Denominazione: Toscana IGT.

Vitigni: Vermentino.

Gradazione alcolica: 13% Vol.

Temperatura di servizio: 15/18°C.

Abbinamenti consigliati: piatti di pesce come il salmone; il branzino o la spigola all’isolana con contorno di patate e verdure al forno; la rana pescatrice; il baccalà fritto e la pasta con le cozze. Predilige le carni bianche come il coniglio al forno o al rosmarino, lardellato o avvolto in pancetta. Ama accompagnarsi a formaggi giovani e freschi.

Formato: 0,75 lt.

La Cantina

Campo alla sughera

Ci troviamo a Castellina Marittima, in provincia di Pisa in Toscana.

La nostra nasce nel 1600 quando i Conti Della Gherardesca danni inizio alla prime forme di viticoltura razionale, nella territorio di Bolgheri e di Castagneto Carducci.

Successivamente sono stati impiantati i primi vigneti sperimentali con l’impianto di varietà francesi come il Gamay, il Cabernet Sauvignon e il Syrah.

Nel 1994 il disciplinare di Bolgheri Rossi Doc ammette la presenza di Cabernet Sauvignon e Merlot.

Accanto a Bolgheri, nel 1998 nasce Campo alla Sughera, 20 ettari tra cui 16,5 coltivati a vigneto.

Il rispetto dell’espressività dei vitigni passa da una programmazione dettagliata degli interventi in vigna, a stretto contatto con le esigenze della vite e il rispetto del suo ecosistema.

L’alta densità degli impianti – ovvero un numero elevato di ceppi per ettaro – contribuisce ad aumentare la competizione radicale delle piante, che raggiunge strati più profondi e ricchi di microelementi. Grazie a questa tecnica d’allevamento la vite si specializza sulla produzione del frutto, riducendo l’apparato fogliare e concentrando le qualità polifenoliche e aromatiche in acini più piccoli e dalla buccia più spessa.

Ascoltare i vigneti è importante, perché hanno da dire qualcosa di inaspettato. È il caso del Petit Verdot, vitigno che a Campo alla Sughera ha dimostrato la sua natura di fuoriclasse. I  clima più caldo e protetto di Bolgheri, le brezze marine e la tessitura dei suoli hanno sprigionato le potenzialità della varietà che si è imposta per qualità, piena maturità dei frutti e finezza tannica. Una piacevole sorpresa che Campo alla Sughera ha coscientemente assecondato nel creare il suo Super Tuscan più iconico, quello che porta in etichetta il nome dell’azienda: un inno al Petit Verdot locale, un atto di fiero coraggio e sensibilità verso un vino sempre più identitario.